L’etica degli appuntamenti.

Ore 12.18 di domenica 30 agosto 2020: rifletto sulle dinamiche dei casi umani. Quello che manca è un minimo di decoro. Per dirlo con filosofia manca un po’ di etica.

Viste le fintissime storie da spiaggia e la fretta diffusa di trovare un nuovo congiunto per il prossimo lockdown, era fondamentale ristabilire il bon ton (minimo) degli appuntamenti.

Detto fatto, Sorella Jean Claude al vostro servizio.

Here we go. Poche cose, spiegate con un po’ di garbo e con qualche disegnino, che pare, ho imparato con i bambini dell’asilo, può tornare utile anche ai nostri bady trentenni:

1- Velocità.
Non metteteci mesi a rispondere a semplici messaggi.

C’è un’etica anche nel tirare pacco. E questa sta nel farlo con grazia, con una scusa credibile e con velocità e preavviso adeguati.
Eviterete inutili stragi di cuori, e di coglioni.

2- Chiarezza.
Se è sì è sì e se è no è no. Tutto il resto è fuffa da caso umano. Invito quindi le giovani novizie in lettura ad evitare come la peste nera (ol il Covid19, se esistesse) uomini con intenzioni non palesi. 

Tanto le sanno, semplicemente non ve lo dicono. Ma se non ve lo dicono c’è da allarmarsi. Ma perchè allarmarsi quando Ariana Grande ci ricorda che #thankUnext is the only way? #possodirvi

3 – Preavviso.
Una cosa come “ci vediamo in serata?”, mandata il giorno stesso, evitatela come la morte, a meno che entrambi non siate in vena di darvi alla pazza gioia. Ovviamente non durerebbe più di una sera (sbaglio?).
Un qualsiasi appuntamento serio ha almeno 2-3 giorni di preavviso.
La gente, pure le suore, ha una vita e si deve organizzare. Punto.

4- Volontà (“melium abundare quam deficere”//”repetita iuvant”)
Non mandate sms/promettete incontri, se sapete che non ne avete/avrete voglia.
E’ noto che non si deve promettere ciò che non si può mantenere.

5 – Accondiscendenza.
Se c’è la volontà, bhe, allora, cercate un compromesso con l’altro; se vuole, troverà un week end libero.

In altro caso, se il problema è il luogo, siate (come me) disponibili a spostarvi entro range fattibili (parlo di km, non di centimetri) e non fossilizzatevi sulla mezz’ora prima o sulla mezz’ora dopo.
Riguardo all’orario, fate come i venditori: date due opzioni, prendere o lasciare.

6- Presenza fisica.
Non si cena con i fantasmi, nè con un fake che non si presenta. Quindi abbiate il decoro di evitare bidoni non annunciati.

Vi è esplosa la casa? Un uragano è sceso sulle vostre teste? Siete in quarantena autoimposta? Mandate un bel selfie e scusatevi.

7- Buon viso a brutto viso.
Quando vi rendete conto che siete appena usciti con Mr. Photoshop 2020 Maya Edition. Cosa fare?

Bhe, siate carini, e, per quanto possibile tentate ogni tanto di guardarlo in faccia, tenendo conto che siete autorizzati a minimizzare al massimo il tempo dell’appuntamento e a recapitargli a casa l’estrema unzione del vostro amore “morto ancora prima di essere nato” (non la sentite anche voi Mina che canta “Se telefonando” in sottofondo?).

Quindi, miei cari casi umani, rileggetevi i 7 punti qui sopra fino ad un sano sfinimento, e chissà che con questo minimo aiuto possiate migliorare anche di un solo 0,1%!

E voi, cosa ne dite? Qual’è la vostra etica degli appuntamenti?

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