Marchette del Grillo
Oggi ho finalmente trovato la quadra all’annoso mistero delle Marchette del Grillo.
No, non il comico, il Marchese.
Sì, quello interpretato da Alberto Sordi: “perchè io so io, e voi non siete un cazzo”.
Questo è il Marchese del Grillo e la sua filosofia, nell’omonimo capolavoro filmografico.
Bene, io mi chiedevo perchè tutti se la tirassero senza soluzione di continuità.
E oggi ho avuto la risposta: “si credono Dio perchè la gente gli ha dato troppa importanza.”
Ringraziamo un’importante nuova consorella per questa perla di saggezza.
Mi chiedevo infatti due cose importanti:
- perchè rispondere dopo 5 giorni? Non è più comodo non rispondere proprio? O non visualizzare, o darsi per morti in una missione in Nicaragua?
- perchè rispondere ai primi 2 messaggi e poi lasciare lì la conversazione? Non fai prima a visualizzare e non rispondere? O magari a finire sta ca**o di conversazione?
Chiedevo per un’amica. Ovviamente.
Sapete infatti benissimo che la mia amica ha per mano numerose marchettee si lagna spesso con me di come questi spaventapasseri con un filo di pettorali siano degli essere spesso molto al di sotto dell’umano, e sicuramente molto meno gradevoli di un animale da compagnia.
Ora, la mi amica li ha definiti dei clown, ma io preferisco marchette del grillo.
Perchè io so’ io, e loro non sono un cazzo,
ma si sentono marchesi, quando sono solo markette.
Sì, quelle di Chiambretti, ma peggio.
Queste chiedono veramente dei soldi.
Che poi, guardiamo i casi umani nelle palle degli occhi: mio caro amico, quanto ci guadagni al mese a far vedere i tuoi orifizi inverecondi farciti come un’anatra all’arancia?
Capisco se, come canta Carmen Consoli, si parlasse di una “lauta ricompensa”, ma tu che fai?
Guadagni come un muratore? Anzi peggio, ti tocca comunque fare il muratore (ops, il parrucchiere) e farci di sopra Onlyfans?
Cioè, anche meno.
La tristezza.
Per non parlare delle markette da meno, quelle discotecare.
Ricordo ancora l’imolense con master in dipendenze patologiche e laurea quinquennale: che non riusciva a sbarcare il lunario con un lavoro da 800 euro al mese e allora di sopra faceva after a pippare in discoteca ogni sabato.
Io non vedo laute ricompense. Vedo solo gente che non ce l’ha fatta, ma che dato che è “bello” si crede Marchese, quando appunto, se va bene è una marchetta di serie B.
Ma io voglio proprio rischiare la querela, e parlerò anche delle marchette di serie A.
Quelle indegne aberrazioni, al cui confronto il mostro di Frankenstein è l’arcangelo Gabriele, che si permettono di spararti cifre a 4 zeri, per poi cadere in figure di merda grandi come il loro ego ipertrofico quando il loro manager mi dice che non solo prendono 500 scarsi a serata, ma sono anche tra i più sfigati del gruppo rappresentato dall’agenzia.
Ma anche meno? Meno marchesi e più markette.
Senza tirarsela.
Invece tirano avanti un gioco che loro stessi nè capiscono nè hanno intenzione di portare a termine.
Perchè a casa hanno troppi specchi, sempre se per casa parliamo di Instagram, Grindr, TikTok, perchè poi dal vivo (e io scrivo solo di e a persone che ho conosciuto dal vivo) beh, carini, ma con un groppone di sfiga che a confronto Leopardi aveva una salute di ferro.
Quindi, voi che mi leggete oggi, domani e negli anni.
Tatuatevi in fronte: in non valgo niente.
E’ parola di Sorella.
Perchè markette siete, e polvere ritornerete.
Amen.